Arte e tecnologia: AGS IdeaHub per i Corali Miniati. AGS sponsor della mostra

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La tecnologia di IdeaHub al servizio dell’arte per la fruizione smart degli antichi libri liturgici

La tecnologia di IdeaHub al servizio dell’arte per la fruizione smart degli antichi libri liturgici

AGS sponsor dell’esposizione “Immagini in canto. I Corali della Certosa di Pavia”

Valorizzare i luoghi dell’arte con la tecnologia: è parte della mission di AGS che ha deciso di diventare sponsor tecnico della mostra “Immagini in canto. I Corali della Certosa di Pavia”. Dal 4 novembre al 9 gennaio 2022 la Certosa di Pavia, nella sua biblioteca monastica, espone al pubblico preziosi corali miniati del Cinquecento, a completamento del restauro e della digitalizzazione in alta definizione.

AGS ha messo a disposizione AGS IdeaHub, prodotto realizzato in partnership con Huawei, pensato per la formazione, l’assistenza e il lavoro collaborativo ma capace di rispondere alle esigenze più variegate.

Questo allestimento, curato da Emanuela Daffra e Barbara Galli, è parte del progetto Sleeping Beauty della Direzione Generale Musei, che punta al recupero di opere non esposte per avviare percorsi di ricerca e valorizzazione anche all’estero.

La tecnologia di IdeaHub al servizio dell’arte per la fruizione smart degli antichi libri liturgici

Dopo il restauro, il Graduale certosino si anima con le voci del Coro del Ghisleri

Con il termine “Graduale” (dal latino gradale o liber gradualis) si intende il manoscritto usato all’interno dei monasteri per raccogliere i canti delle messe secondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica. Il volume veniva posto su un alto leggio al centro del coro, in modo che tutti monaci potessero, dai loro stalli, seguirne i testi e le annotazioni musicali.

In occasione della mostra, dopo molti secoli, le notazioni musicali segnate sulle antiche pergamene torneranno ad animarsi grazie alle voci del Centro di Musica Antica del Collegio Ghislieri dell’Università di Pavia.

Il Graduale attualmente in mostra è stato miniato dall’artista Evangelista della Croce, incaricato nel 1544 di decorare i volumi (precisamente i codici 814 e 822)dalla prima domenica dell’Avvento alla prima domenica dopo l’ottava dell’Epifania. La forza immaginifica del suo stile si esprime in scene dipinte minuziosamente e costruite combinando ecletticamente disparate fonti figurative: dagli incisori della cerchia di Raffaello, ad Amico Aspertini, ad Albrecht Dürer, alla pittura e alla miniatura fiamminghe.

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Il fondo librario perduto della Certosa di Pavia

Fondata nel 1396, la Certosa di Pavia vantava, all’anno della soppressione del monastero nel 1782, un patrimonio di oltre 10 mila volumi, tra codici miniati, manoscritti e incunaboli. Questo importante biblioteca è stata in parte persa e in parte confluita in quella Braidense, a Milano.

Nel tempo le ricerche hanno permesso l’individuazione e il recupero di molti tra i libri da coro. Il Museo ha in progetto, con termine al 2024, di riunire tutti i codici miniati realizzati per il cenobio pavese, restaurarli e digitalizzarli, così da renderli disponibili a una platea ancora più ampia.

In attesa di poterli ammirare tutti, su www.coralicertosapavia.itè possibile sfogliare le immagini complete dei codici 822 e 814 in alta definizione.

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