Problem solving: la soft skill più ricercata nella consulenza IT

Problem Solving

Una delle skill più apprezzate dagli esperti HR in tutto il mondo è la capacità di problem solving. Questa espressione inglese può essere tradotta semplicemente come “risoluzione di un problema” ma la definizione reale è “attività del pensiero che un organismo mette in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data”.

Una delle skill più apprezzate dagli esperti HR in tutto il mondo è la capacità di problem solving. Quest’ espressione inglese può essere tradotta semplicemente come “risoluzione di un problema” ma la definizione reale è “attività del pensiero che un organismo mette in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data.”

Nel settore della consulenza IT, possedere l’arte del problem solving è fondamentale. Per un programmatore non c’è nulla di più importante di accorgersi della presenza di un problema, individuarlo e poi trovare la soluzione. La prontezza mentale viene prima della capacità tecnica.

Ma la dote del problem solving, soprattutto in un programmatore, è innata oppure si può imparare? Sicuramente qualcuno è più portato a svilupparla, ma ogni persona può impegnarsi ad allenarla.
Ecco i 3 fondamenti che ogni problem solver (o aspirante tale) dovrebbe conoscere:

  1. Procedere per step
    Un problema complesso difficilmente può essere risolto nella sua interezza nell’immediato: un professionista dotato di problem solving individua prima l’origine del problema e poi gli step necessari per arrivare alla sua risoluzione. Molto utile è stilare una lista o un diagramma di task o sub-goal ordinata, con la descrizione di ciò che serve per raggiungere il singolo obiettivo e le eventuali dipendenze temporali tra i task.
  2. Ottimizzare i tempi
    Una volta individuato il problema e i passaggi per risolverlo, è utile valutare se ci sono dei task, di semplice risoluzione e indipendenti tra loro, che possono essere completati contemporaneamente. In questo modo il tempo risparmiato può essere utilizzato per risolvere operazioni più impegnative. Successivamente si riordina la lista dei task.
  3. Trovare soluzioni riutilizzabili
    Un errore che spesso si commette quando ci si trova davanti ad un problema è quello di trovare una soluzione specifica per esso. La strategia migliore sarebbe invece quella di provare a categorizzare l’obiettivo e individuare la “famiglia” di problemi alla quale appartiene, così da trovare una soluzione generica adattabile a tutti i problemi dello stesso tipo.

Sei un programmatore? Scopri le posizioni aperte per te in AGS!

Articolo precedente
UX/UI Design: User Testing predittivo basato sull’A.I.
Articolo successivo
Digital Innovation Days