“Si fa la respirazione bocca a bocca che si vede nei film?
“Ci si esercita con un manichino?”
o ancora: “Con un estintore in mano, spegneremo fiamme vive?”
“Devo far alzare le gambe all’infortunato?”
“Devo somministrare bevande a chi ha subito un incidente?”... prima di entrare in un’aula di formazione pronti a imparare le basi antincendio oppure del Primo Soccorso aziendale possiamo porci tante domande.
Anzitutto una doverosa precisazione: dopo un ciclo di incontri, noi, in qualità di alunni non diventeremo certamente né vigili del fuoco né operatori di soccorso sanitario e nemmeno first responders di Pronto Soccorso. Non basterà un attestato di partecipazione ad assegnarci tale responsabilità. Il nostro compito sarà quello di agevolare il lavoro di volontari regolarmente autorizzati a intervenire, aiutare quanto più possibile la Centrale di riferimento e il personale medico che in seconda battuta si cimenterà con l’emergenza in corso e gestire tutto nei tempi più rapidi possibile.
Cosa viene insegnato in un ciclo di lezioni di Primo Soccorso? È presto detto:
La prima informazione che viene trasmessa all’inizio delle lezioni è che corriamo tutti contro un nemico ingombrante: il tempo. In seconda battuta, proprio come succede durante la spiegazione degli assistenti di volo ai passeggeri di un volo aereo, la raccomandazione che è necessario assicurarsi della propria sicurezza prima di poter soccorrere le altre persone. Dobbiamo essere consapevoli di cosa ci sta attorno, essere precisi nell’enunciazione dell’evento durante la telefonata all’112.
In Lombardia e nella maggior parte delle regioni italiane è stato istituito il numero unico per le emergenze: l’ 1-1-2.
Dobbiamo imparare a pronunciarlo così: uno, uno, due e non “centododici”; in questo modo un passante di lingua straniera o un bambino che si trovi faccia a faccia con l’emergenza sarà in grado di capire quale numero dovrà comporre sulla tastiera del telefono.
La normativa → Gli addetti alle misure di Primo Soccorso Aziendale, designati dai datori di lavoro ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera b) del D.Lgs. 81/2008, devono ricevere, come previsto nell’art. 37 comma 9, un’adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico. La durata e i contenuti rispettano quanto indicato nell’Allegato 4 del DM 388/2003.
La normativa sulla sicurezza sul lavoro determina che il datore di lavoro è tenuto a designare preventivamente le persone incaricate dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, in numero adeguato alla situazione di rischio in azienda o unità produttiva.
Il corso di formazione per addetti antincendio solitamente è rivolto agli incaricati addetti alla squadra d’emergenza antincendio ed evacuazione aziendale con durata e contenuti che dipendono dalla classe di rischio incendio dell’attività lavorativa (rischio basso, medio o elevato), da un minimo di 4 a 16 ore. La formazione degli addetti antincendio deve essere rinnovata ogni tre anni con sessioni di aggiornamento che vanno da 2 a 8 ore.
Lo sapevi che… →